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martedì 14 maggio 2013

monsieurs et dames... Pierre de Ronsard!

Lo so che è straconosciuta questa rosa, ma da 3 anni ce l'ho anche io e anche se strapazzata dal recente trasloco, voglio renderle omaggio, così, per incoraggiarla un po'.
Già la immagino che si inerpica su per quella cancellata bianca e fa capolino verso le finestre. È una rosa che somiglia molto a quelle antiche e so già che sarà in sintonia con quella cancellata un po' romantica. Nel terrazzo dove abitavamo prima, era esposta in pieno sole e si appoggiava a un treillage di bamboo, e non aveva dato il meglio di sé.
Ho intuito che forse in piena terra la posizione assolata è quella ottimale, ma si sa che i terrazzi sono troppo roventi d'estate, e così la sua nuova dimora è a mezz'ombra, sotto la tettoia che essendo bianca è molto luminosa, e addossata alla parete.
Dovrà crescere e infoltirsi, ma mi pare che prometta bene...


Qualche notizia su questa rosa. La varietà di questa Pierre de Ronsard è Var. Meiviolin, prodotta nel 1985 da Meilland. Il nome è quello di un poeta francese vissuto nel 1500, Pierre de Ronsard per l'appunto.
È una rampicante, per quanto si possa definire rampicante una rosa, perché di fatto ha bisogno di sostegni per essere tenuta eretta, non si arrampica da sola. Conosciuta anche per la sua robustezza, difficilmente viene attaccata da parassiti o malattie, anche se le Tentredini ci provano sempre... È relativamente rifiorente, ma la fioritura più bella e copiosa avviene fra Maggio e Giugno, dopodiché produrrà fiori più radi e più piccoli.
Unica pecca, non profuma per niente... Ma per non farci mancare neanche il profumo di rosa, a un metro da lei ho sistemato una rosa Inglese di David Austin, di cui parlerò in un altro post.
A presto allora! E nel frattempo vi lascio con un sonetto di Pierre, il poeta, con un finale molto in tema.
ciao! Flora

Quando Vecchia sarete, la sera, alla candela,
seduta presso il fuoco, dipanando e filando,
ricanterete le mie poesie, meravigliando:
Ronsard mi celebrava al tempo ch'ero bella.

Serva allor non avrete ch'ascolti tal novella,
vinta dalla mia fatica già mezzo sonnecchiando,
ch'al suono del mio nome non apra gli occhi alquanto,
e lodi il vostro nome ch'ebbe sì buona stella.



Io sarò sotto terra, spirto tra ignudi spirti,


prenderò il mio riposo sotto l'ombre dei mirti.
Voi presso il focolare una vecchia incurvita,

l'amor mio e 'l fiero sprezzo vostro rimpiangerete,
Vivete, date ascolto, diman non attendete:
cogliete fin da oggi le rose della vita.


4 commenti:

  1. Mi piace moltissimo il vostro blog! vorrei seguirvi; non avete la casellina per diventare vostra follower?

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  2. Ciao PattyLoc! Grazie, che bello, siamo online da poco e ci fa tantissimo piacere! Avevo visto di recente il tuo post su come fotografare i fiori, io di lavoro faccio la fotografa :-)
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    Verremo presto a visitare i tuoi blog... un abbraccio, Flora

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